Lou Reed era

Immagine anteprima YouTubeLou Reed era questo e tanto altro. Scegliere cosa caricare non mi è stato facile. Ho amato molto i Velvet Underground, per esempio Nico e “Femme fatale”, una volta ascoltata a tutto volume in una grande piazza deserta, all’una di notte: voce ruvida sopra il vinile, una grana grossa come quella dei film e delle foto in bianco e nero della nostra primissima giovinezza.
Ognuno dei brani storici di Lou Reed è un manifesto, ognuno si è intrecciato con un pezzo di storia personale e collettiva densa e irripetibile. Così è andata, allora.
E ora lui se ne va, lasciando un sentimento quasi adolescenziale di vuoto, di quelli di cui quasi ci si vergogna considerato tutto: i guai del mondo e naturalmente l’età.
Ma chi se ne importa, alla fine, la musica funziona così: a volte torna e ti mette sottosopra. Un bel sottosopra, come questa “Heroin” versione 1974: un pugno dritto verso i benpensanti, allora. E anche ora, chissà…

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