Genova, 20 luglio 2001: morire in piazza a 23 anni, col costume da bagno

Eppure il 19 luglio tutto era cominciato con un enorme corteo pacifico. Sfilavano i migranti: una marea umana di suoni e colori, una grande speranza, una bellissima danza di uguali…

Il 20 luglio si svolsero vari cortei e la gestione dell’ordine pubblico fu così disastrosa da sembrare voluta esattamente in quel modo. Tra atti vandalici ignorati e cariche violente su manifestanti pacifici, blocco delle vie di fuga e provocazioni da parte di infiltrati, la cabina di regia (benedetta in loco da alte cariche dello Stato) decise una mattanza che non risparmiò nessuno: giovani e anziani, aclisti e comunisti, medici, fotografi e giornalisti.

“Quel giorno Carlo era incerto se andare al mare con un amico”, raccontano i genitori di Carlo Giuliani. E invece fu ammazzato in piazza Alimonda a ventitré anni, con ancora addosso il costume da bagno e la rinuncia a una giornata di mare. Scelse di attraversare la sua città stravolta da facciate finte, fioriere posticce, panni stesi aboliti, barriere impenetrabili e negozi serrati, la sua città smembrata, militarizzata e infine percossa con una violenza inaudita. Vide davvero troppo, troppo per la sua età.

L’ingiustizia chiama ribellione, l’offesa uno scatto di dignità, una pistola puntata addosso qualsiasi cosa che possa fermarla: per aver detto “io voglio esistere” Carlo Giuliani fu colpito dai carabinieri, poi schiacciato e rischiacciato dalla loro camionetta e infine, senza ricevere un minimo soccorso, brutalizzato con un sasso per far credere che la sua morte fosse avvenuta per mano amica. Un fotoreporter, per averlo fotografato così, ricevette dalle forze dell’ordine ferite e fratture, la distruzione della macchina fotografica e delle foto. Non si conoscono i responsabili di questo episodio. Centinaia di procedimenti per lesioni aperti nei confronti delle forze dell’ordine sono stati archiviati per impossibilità di identificare gli autori dei singoli atti. Il procedimento per l’uccisione di Carlo Giuliani è stato archiviato per uso legittimo di armi e legittima difesa.

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