La Lega e i falò

Circa una anno fa il leghista Calderoli, ministro per la semplificazione, bruciò con un lanciafiamme un muro fatto di scatoloni pieni di norme abrogate. Così, tanto per dare un esempio concreto di distruzione o di esaltazione neroniana (brucia Roma, brucia), sublimata in un gesto da piromane della carta, contrario a ogni riciclo.

In queste settimane in Veneto qualche politico locale sta chiedendo a scuole e biblioteche di boicottare alcuni scrittori, rei di avere firmato nel 2004 un appello contro l’estradizione dalla Francia di Cesare Battisti. In una biblioteca in particolare, poi, sarebbero spariti dagli scaffali i libri di Roberto Saviano, reo di aver parlato della presenza della mafia al nord.

Così mi è tornato in mente il tuttofare Calderoli, organico in terra leghista, campione della semplificazione al punto da cancellare col fuoco la materia stessa. Il suo lanciafiamme sarebbe senz’altro efficace per una risoluzione del problema libri alla radice.

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