Stanza numero quattordici

Affonda nella neve muscoli
e domande,
con sforzo tenace di scarponi
impone al silenzio
un tonfo ripetuto
gli abeti scuotono polvere
di neve sul sentiero (prima
posata, nulla è definitivo)

intanto la notte s’imprigiona
nel ghiaccio e lui ritorna,
ha sulla porta ghirlande
di corniolo e bacche rosse

dentro, solo il freddo
e l’attesa (1996)

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