L’arcobaleno a Milano e a Napoli

Ieri, a Milano, alla chiusura della campagna elettorale per le comunali è passata una bellissima coppia di arcobaleni, uno dei due era diretto a Napoli…

Sognare si può, anzi si deve, soprattutto nelle situazioni difficili, perché sognando si resiste. E allora sogno che lunedì un piccione viaggiatore voli da Milano a Napoli e da Napoli a Milano a portare la notizia che aspetto, e cioè che la maggior parte dei milanesi e dei napoletani ha deciso di cambiare. Poi sogno che Milano e Napoli diventino un laboratorio di nuova civiltà, abbracciandosi e unendo finalmente l’Italia. Sogno anche che i loro sindaci siano davvero differenti e combattano il marcio che lega a doppio filo i partiti e gli affari. Certo, gli stili del marcio sono differenti, a Napoli più popolare, cruento e manifesto (i rifiuti in strada parlano chiaro), a Milano più elegante e occulto, ma la sostanza è la stessa.

Visto che ci sono, poi, sogno addirittura che il laboratorio Milano-Napoli sia così aperto ai movimenti da far proprio un nuovo modello di sviluppo ambientale e solidale, sostenendo progetti e attività concrete che esistono già ma sono ignorati e ostacolati per motivi indicibili. Lì c’è il futuro di tutti, finora difeso dal grande lavoro e dalla tenacia di pochi, utili quando si tratterà di affrontare una crisi pesante e insieme gli apparati della vecchia politica.

Un’altra Italia è possibile, basta guardarsi attorno, conoscersi e riconoscersi. Basta mettersi in marcia insieme, con il passo sicuro e lo sguardo avanti: la vecchia politica si escluderà da sé.

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