Archivi tag: versi insaturi

Stanza numero tredici

Avida mangia di nascosto una prugna dopo cena, prima pulita sul grembiule a scacchi con le mani nervose stessa la scena di bambina ghiotta che in vergogna trascorre i desideri, quanta vita si è persa per rinunce parte un fruscìo … Continua a leggere

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Stanza numero dodici

Non avere progetti, neanche una risalita alla sorgente dell’Ambro dopo un ricovero breve ma non è malattia quel languore che la nonna scaccia con siringhe bollite una volta sposato non ci penserai più mangi gli gnocchi al semolino ripassati nel … Continua a leggere

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Stanza numero undici

Torna da una vacanza lunga, nella mano febbrile una castagna è selvatica – dice – è una minaccia un disordine sceso nelle acque cupe del pozzo una cenere d’ossa sparsa chissà dove non si sa altro dalla sua partenza, era … Continua a leggere

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