Stanza numero sette

Seduta, la gonna stretta
sulle gambe raccolte
mani sulle ginocchia
e curva della schiena solenne:
così la vedo di spalle
rivolta alla finestra
e ai campi, persa dietro
a una vita andata

come tante,
in avanti per istinto di madre
e poi ferma allo specchio
che ripete

chi era per strada
non l’ha vista, eppure
è andata
eppure è tornata (1996)

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