Salto di Quirra

Mostra unghie laccate la donna
con mani deformi, per rispetto
di sé e forse riconciliazione
con arti in difetto
e doppi mostruosi di teste

copre il recinto di Quirra
un’erba nuova che respira
solo di notte,
breve quanto un sussulto
che ammutolisce al mattino
in grovigli di mirto
e soldati nascosti tra le greggi

uomini e pecore insieme
imbottiti di polvere
che ammala e sfigura

sottile, come le tante righe
di falsa e comune legalità
scritte negli anni
perché tutto continui

così oppure peggio,
nei secoli a venire
di bonifiche illuminate
e morti omologate a comando
da nuove genetiche obbedienti

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Gli scheletri vivi di Genova

EnricoZuccaQuelli di Genova del 2001 sono fatti accertati. Eppure in Italia ancora oggi sono rimossi, coperti, giustificati e addirittura rivendicati dalle catene di comando di allora e da chi ancora parla la sola lingua dell’impunità. Troppi scheletri vivi escono allegramente dagli armadi senza alcun pudore e si permettono pure di attaccare chi, come il pm Enrico Zucca, si è sempre comportato con estrema correttezza sia nel processo Diaz sia nel restituire con parole chiare e obiettive la pura realtà, verificata e documentata. Se in passato Zucca è stato a malapena tollerato, oggi nei suoi confronti è partita una campagna distruttiva, anche di tipo disciplinare, che ha l’evidente obiettivo di annientare, insieme a lui, qualsiasi riflessione sulla qualità del sistema di polizia e sulle pulsioni repressive in Italia, prive del contrappeso del reato di tortura per motivi ancor più immaginabili.
Il giornalista Lorenzo Guadagnucci, vittima delle violenze di Genova e testimone attento, ne scrive da anni nel suo blog. A gente come lui e come Zucca dobbiamo essere grati per quel po’ di verità che, nonostante tutto, continuano a farci arrivare.

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Dormo nei temporali

Dormo nei temporali
abbandonato in una conca
invisibile,
solo una nota cupa
mi accompagna nel fondo
e intermittenze di luce
che aprono un cielo scuro

tempo che non si conta,
di giornate ingannevoli
e azioni dispersive
di fantasmi che sfilano
tra il denaro le prede
e l’occhio per occhio,
rapine a mani basse
fino a fare deserto

io da qui non mi muovo,
mi annullo in una scossa
che attraversa questa parte
solitaria di mondo
perché il vuoto è più vero
e io ci sono dentro,
più vero e profondo
in una bolla d’aria

fossi almeno un esempio
per i vostri occhi cavi,
per le vostre incredibili notti

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