Cadono porte

Cadono porte lungo il corridoio
anime in legno che si schiantano
come raffica di bracconiere
sulla polvere, a vuoto

per toglierti anche il silenzio
e le mani a pugno nelle tasche
contro un doppio che si apre
e si chiude: stanze passaggi finestre

e poi la magnolia dalle carni bianche
che cresce senza tregua oltre il tetto,
e stringe il suo primato di natura
anche nelle notti più nere
non vista,
per strani movimenti di foglie
e nidi temporanei che sfaldano
dietro ombre veloci
finendo nella terra a pezzi
quasi senza rumore

per spostamenti animali,
nel sonno vegetale che spinge
la sua linfa di veglia fino ai pori
aperti di un respiro che cresce

mentre tu quasi soffochi
i rari sussulti di coscienza
e piante che non riconosci

poi copri con gesto pietoso
brividi prima di giorno,
luci dall’ultima finestra

Pubblicato in scritti personali | Contrassegnato | Lascia un commento

Oggi soffia il meltemi

SyrizaOggi soffia il meltemi, e soffia così forte che arriverà anche sotto le nostre finestre e le spalancherà. Non ne avremo merito, no. Non c’è merito nell’aver disperso, in Italia, un patrimonio ideale di libertà, uguaglianza e solidarietà appartenuto a generazioni spazzate via da altro vento, da altre scellerate divisioni e pochezze. Questo va detto chiaro, per dissociarsi dalla disonesta pretesa di attaccarsi, in Italia, a ben altre esperienze di radicamento sociale (Syriza in Grecia, Podemos in Spagna) per sfruttarle senza alcuna fatica e magari poi per disperderle, così come sempre hanno fatto le nomenclature di varie e sedicenti sinistre.
Oggi soffia il meltemi, e mi riporta tutto quello che la Grecia mi ha dato: un sentimento struggente di umanità e natura, in angoli sperduti di paesaggi e persone dai confini inesistenti; una patria del cuore, che sposta continuamente il suo orizzonte dietro vele tesissime; tanta vita e scrittura, dai piccoli villaggi di montagna fino al mare, tra schegge di pietra dimenticate e il grande cemento ateniese; e poi poeti, pescatori, bevitori di ouzo. Vasileos. Amore e passione civile. Una razza una faccia. Il passato dei colonnelli e la prima traversata. La strage di Kalavrita sotto il cielo azzurro, quanta morte impossibile.
Oggi soffia il meltemi, e ancora una vota mi sento in debito. Aspetto che la finestra si spalanchi e alzi un mulinello allegro, di balli e canti per il nostro futuro.
Immagine anteprima YouTube

Pubblicato in Grecia | Contrassegnato | Lascia un commento

Giovinezza, giovinezza

Renzi Boschi PolettiUna classe politica incapace e disonesta, schierata per proprio interesse con i potentati economico-finanziari, non può che produrre odio sociale.
Il livello di guardia, già alto, è destinato a crescere con le ripetute aggressioni ai sistemi di partecipazione e di rappresentanza, di garanzia dei diritti fondamentali e dei beni necessari per la sopravvivenza.
Il Presidente del Consiglio e i suoi collaboratori, privi di sostanziale legittimazione democratica ma sostenuti dalla parte più corrotta e deviata del paese, avanzano con passo marziale smorzato nei toni da operetta di un sistema mediatico asservito. Il loro attacco è veloce e concentrico, incurante di qualsiasi confronto, offensivo e dannoso per milioni di persone.
Sacrifici e privazioni aumentano insieme al debito pubblico e nessuno si presenta come vero responsabile degli uni e dell’altro. Pare che gli uni e l’altro, senza storia, piovano dal cielo insieme ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico, mentre va in onda la gloriosa interpretazione delle grandi opere, consegna diretta delle mafie alle mafie, in un circolo chiuso che ben rappresenta, in scala, l’intero sistema Italia.
Il racconto, la narrazione, lo storytelling: con quante belle parole ci parla il potere, insieme a quelle frange di apparente critica che di esso si sono nutrite e continuano a nutrirsi.
Così ci viene consegnata una rappresentazione dei fatti sostanzialmente falsa, perché risulti digeribile anche agli stomaci più esigenti. Come quell’irresistibile ascesa della giovinezza che buca lo schermo con trendy style, nuova retorica e assenza di rughe, nascondendo dietro camicie bianche e tubini, smartphone e sorrisi a denti sani, tutte le seconde file dei rottamabili-intoccabili (di quanti ossimori ha bisogno la finzione totale), per interessi indicibili di continuità e di affari.
Questo è il nuovo che avanza, distruggendo le conquiste di altre generazioni con ben altri valori. E’ simbolico il fatto che, esattamente alla vigilia di Natale, i giovani al governo e le loro seconde file abbiano messo in un pacco dono i rottami dell’art. 18. Chi l’avrà poi portato sotto l’albero di Confindustria e di tutti i poteri, visibili e invisibili? Chissà, forse Renzi stesso, magari accompagnato da qualche giovane donna dal viso apparentemente innocente e dal sorriso suadente, in rappresentanza di quella nullità totale e insieme pericolosissima che li accomuna.
E mi domando: avranno almeno un’idea delle gravi conseguenze che le loro giovani decisioni produrranno in esseri umani di ogni età e di ogni condizione sociale? sapranno cosa significa vivere alla giornata, sotto il ricatto di un sistema che unisce padroni e istituzioni come non mai, in nome di un’irresponsabilità comune e crescente? sanno quegli italiani che oggi sostengono questo governo quale sarà il prezzo altissimo che anche loro si troveranno a pagare? e sanno che quando se ne accorgeranno sarà troppo tardi?
Una giovane cavalcata nelle praterie che si aprono al passo non è un gioco da ragazzi ma una delega pericolosa a unire il massimo del vuoto al massimo del danno sociale. Prospettiva inquietante, come un certo passato che torna: giovinezza, giovinezza…

Pubblicato in politica | Contrassegnato , | Lascia un commento